Biomateriali per la cura di lesioni dell’osso e della cartilagine

Area di ricerca: Chirurgia

Durante il suo solito allenamento di basket con la squadra, Andrea F.* (24) atterra malamente dopo un salto a canestro. È questione di un attimo, ma il guaio è fatto: si tratta di una lesione alla cartilagine e all’osso sottostante della caviglia, che metterà Andrea F.* fuori combattimento per un po’, oltre a provocargli dolori nella camminata.

Descrizione del progetto

Attualmente in ortopedia esistono tecniche d’avanguardia che permettono di intervenire in caso di una simile complessa lesione, come ad esempio il trapianto di tessuti osteo-cartilaginei prelevati da altre articolazioni, quali il ginocchio, o il trapianto di sole cellule isolate da frammenti di cartilagine, sempre prelevata da altre articolazioni, associata all’uso di membrane che ne inducano la crescita. Si tratta, tuttavia, di soluzioni che prevedono un ulteriore intervento operatorio per il prelievo di un tessuto sano da un sito non danneggiato e che portano alla formazione di una cartilagine non ottimale, che non si integra sufficientemente con quella esistente. Grazie allo studio sull’impiego di biomateriali per la cura di lesioni dell’osso o della cartilagine, i ricercatori dell’Unità di Traumatologia e Ortopedia dell’EOC stanno indagando metodi innovativi da applicare nella cura di tali traumi. L’obiettivo è produrre un impianto di tessuto osteo-condrale su misura in laboratorio, mediante tecniche di biofabbricazione, a partire da cellule del paziente prelevate da un minuscolo frammento di cartilagine nasale, senza quindi danneggiare altre articolazioni. La progettazione su misura permette inoltre l’applicazione nella zona interessata secondo le dimensioni e le funzionalità desiderate, aumentando la capacità di integrazione con la cartilagine esistente. Tale procedura dovrà ovviamente essere approvata per l'utilizzo nell'uomo e quindi dovrà dimostrare di essere sicura, generando un impianto compatibile con i tessuti del corpo umano e adeguatamente resistente.

Per pazienti come Andrea F.*, la ricerca in questo settore è molto importante e spalanca le porte a nuove opportunità in campo ortopedico.

*Nomi e immagini sono totalmente anonimizzati.

Grazie allo studio sull’impiego di biomateriali per la cura di lesioni dell’osso o della cartilagine, i ricercatori dell’Unità di Traumatologia e Ortopedia dell’EOC stanno indagando su metodi meno invasivi da applicare nella cura di lesioni dell’osso e della cartilagine

Responsabili del progetto: Dr. Matteo Moretti, Responsabile Laboratorio di Medicina Rigenerativa EOC ;  Prof. Dr. med. Christian Candrian, Viceprimario di chirurgia Ospedale Regionale di Lugano

Collaborazioni: Prof. Dr. med. Guido Garavaglia (Ars Medica, Svizzera)

Sostenitori: Swiss National Science Foundation (SNSF) - Postdoc.Mobility