Studio del ruolo della proteina Tau nelle malattie legate all’invecchiamento

Area di ricerca: Neurologia

Il cancro e le malattie neurodegenerative rappresentano un problema di salute e un’ingente spesa sanitaria. Vi è una forte esigenza di comprendere in modo definitivo i meccanismi molecolari alla base di queste malattie, al fine di identificare nuovi marcatori e sviluppare terapie innovative che cambino la storia di queste patologie.

Descrizione del progetto

Tau è una proteina che contribuisce al funzionamento dei neuroni nel cervello. Quando non funziona correttamente, forma aggregati e depositi proteici che portano alla morte delle cellule nervose. Le cosiddette tauopatie sono quindi manifestazioni di un’anomalia nel metabolismo della proteina Tau. Tali processi sono stati individuati nella malattia di Alzheimer a insorgenza precoce e nella demenza frontotemporale, ma non sono ancora stati del tutto chiariti. Per trovare nuove terapie è essenziale l’avanzamento della comprensione di questi processi di neurodegenerazione a un livello più approfondito.

A prima vista, le malattie neurodegenerative e il cancro non sembrano correlate, ma le ultime ricerche indicano che potrebbero avere in comune dei meccanismi in cui si ritrova proprio la proteina Tau. Il meccanismo in comune potrebbe essere il controllo del ciclo cellulare e la morte delle cellule in seguito a danni al DNA. Dati preliminari hanno mostrato che Tau è in grado di interagire con alcune proteine chiave coinvolte nello sviluppo del cancro.

I ricercatori dei Dipartimento di Neurologia dell’EOC vogliono investigare più a fondo questi meccanismi in modo da chiarire i processi alla base dello sviluppo di queste gravi malattie e per individuare nuovi target terapeutici. Il ruolo della proteina Tau sarà al centro delle loro ricerche. Saranno implementate nuove colture di cellule neuronali e un’ampia banca di tessuti provenienti da pazienti affetti da alcuni tipi di cancro o di malattia di Alzheimer per permettere ai ricercatori di comprendere come la modulazione di Tau potrebbe essere utile nella cura e nella prevenzione di queste malattie gravi.

Il meccanismo in comune potrebbe essere il controllo del ciclo cellulare e la morte delle cellule in seguito a danni al DNA.

Ricercatore principale

Dr. Paolo Paganetti Group Leader, Laboratorio di Neuroscienze Biomediche (LBN), Ente Ospedaliero Cantonale (EOC) Docente, Facoltà di scienze biomediche, Università della Svizzera italiana (USI)

Dr. Sr. Scientist Stéphanie Papin Senior Scientist, Laboratory for Aging Disorders, Laboratorio di Neuroscienze Biomediche (LBN), Ente Ospedaliero Cantonale (EOC)

Il team di ricerca comprende

Dr. Manfredo Quadroni, Centre Intégratif de Génomique, (CIG), Faculté de biologie et de médecine, Université de Lausanne (UNIL)

PD Dr. Milo Frattini, Laboratorio Biologia Molecolare, Locarno, Istituto Cantonale di Patologia, Ente Ospedaliero Cantonale (EOC)

Dr. med. Rosaria Condorelli, Istituto Oncologico della Svizzera italiana (IOSI)

Dr. Luca Colnaghi, Istituto di Ricerche Farmacologiche "Mario Negri"; Divisione di Neuroscienze, IRCCS Istituto Scientifico San Raffaele, Milano

Dr. med. Carlo V. Catapano, Istituto oncologico di ricerca (IOR)

Prof. Dr. Andrea Alimonti, Istituto oncologico di ricerca (IOR)

Prof. Dr. med. Alain Kaelin, Neurocentro della Svizzera italiana (NSI), Ente Ospedaliero Cantonale (EOC)

Sostenitori

Fondazione Gelu

Lega Ticinese Cancro